Truffe

Truffa dell’affitto fantasma: “Ho perso 500 euro e il colpevole è sparito nel nulla”

La testimonianza di una vittima di una delle truffe più diffuse nel mercato immobiliare

È una storia che purtroppo si ripete sempre più spesso nel difficile mercato degli affitti italiano, dove la disperata ricerca di una casa si scontra con la spregiudicatezza di truffatori senza scrupoli. A raccontarcela è un giovane che ha voluto mantenere l’anonimato, ma che ha deciso di condividere la sua esperienza per mettere in guardia altre potenziali vittime.

“Tutto è iniziato alcune settimane fa”, ci racconta. “Ero alla ricerca di un appartamento in affitto e ho trovato quello che sembrava un’ottima occasione. Il prezzo era nella media, le foto erano convincenti e la posizione ideale per le mie esigenze.”

Il contatto con il presunto proprietario è avvenuto in modo del tutto normale. Scambi di messaggi e chiamate telefoniche che sembravano legittime. “Mi sembrava tutto regolare. La persona con cui parlavo era cordiale, si presentava bene, rispondeva a tutte le mie domande in modo convincente.”

Convinto dalla descrizione e dalle foto dell’appartamento, sebbene non l’avesse mai visto di persona, la vittima ha accettato di procedere con la stipula del contratto. “Mi ha inviato un contratto che sembrava in regola. L’ho firmato e, come richiesto, ho versato 500 euro di caparra tramite bonifico bancario.”

Tutto sembrava procedere normalmente fino a quando, due giorni fa, è arrivato un messaggio inaspettato dal sedicente proprietario: “Mi ha scritto dicendo che aveva ricevuto un’offerta migliore da un’altra persona, che gli aveva proposto di pagare tre mesi anticipati. Mi ha comunicato che avrebbe rescisso il nostro accordo e che mi avrebbe restituito i soldi il giorno successivo.”

Il giorno dopo, però, la verità è emersa in tutta la sua amarezza. “Non solo non ho ricevuto indietro i miei soldi, ma ho scoperto che mi aveva bloccato ovunque. Il numero dal quale lo contattavo risultava inesistente su WhatsApp e il telefono sempre spento. È come se fosse sparito nel nulla.”

A questo punto, la vittima si è recata dai carabinieri per sporgere denuncia, ma la risposta non è stata incoraggiante. “Il carabiniere mi ha detto chiaramente che difficilmente avrei rivisto quei soldi. È stato un colpo durissimo sentirsi dire che, nonostante il pagamento fosse tracciato e nonostante la denuncia, le possibilità di recuperare il denaro erano minime.”

Questa testimonianza evidenzia un fenomeno in crescita nel nostro Paese, facilitato dalla crisi abitativa e dall’aumento dei prezzi degli affitti nelle grandi città. I truffatori sfruttano la disperazione di chi cerca casa, presentando offerte apparentemente vantaggiose e convincendo le vittime a versare caparre per appartamenti che spesso non hanno nemmeno la possibilità di visitare, per poi sparire con il denaro.

Gli esperti consigliano di adottare alcune precauzioni fondamentali: verificare sempre l’identità del proprietario attraverso documenti ufficiali, controllare la reale proprietà dell’immobile tramite visure catastali, diffidare di richieste di pagamenti anticipati prima della firma di un contratto regolare, e preferire, quando possibile, intermediari riconosciuti come agenzie immobiliari.

“Spero che la mia esperienza possa servire ad altri”, conclude il nostro testimone. “So che probabilmente non rivedrò mai quei 500 euro, ma se questo racconto potrà evitare che qualcun altro cada nella stessa trappola, almeno avrà avuto un senso.”

La Polizia Postale ricorda che è possibile segnalare truffe online attraverso il portale dedicato, mentre le associazioni dei consumatori offrono assistenza legale alle vittime di raggiri immobiliari, anche se recuperare le somme versate resta, purtroppo, un’operazione complessa e spesso infruttuosa.

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