Se un fornitore ti richiede di cambiare il suo conto di accredito (cambio IBAN), il tuo responsabile ti comunica la necessità di un pagamento urgente o un tuo collega ti chiede di versare lo stipendio su un nuovo conto (nuovo IBAN), fai attenzione: potrebbe trattarsi di una nuova modalità di truffa. Ecco come funziona: il truffatore, fingendosi un fornitore, un collega o perfino una figura apicale dell’azienda, può indurti con l’inganno, attraverso e-mail, sms o chiamate telefoniche, a effettuare pagamenti non autorizzati. Leggi i nostri consigli per riconoscere le truffe ed evitarle:
Verifica le richieste
Prima di effettuare il pagamento, chiama fornitori e colleghi per farti dare una conferma diretta.
Presta attenzione ai contatti
Non utilizzare quelli riportati sui messaggi sospetti, ma comunica con il tuo interlocutore con i contatti utilizzati in precedenza.
Occhio alle richieste “urgenti” e fuori dalle procedure standard
Quando paghi fattura, avvisa via e-mail il destinatario usando i suoi contatti abituali. Includi: nome della banca e le ultime quattro cifre del conto.
Controlla l’indirizzo del mittente
Potresti ricevere e-mail da un indirizzo simile a quello ufficiale o da un indirizzo uguale, ma compromesso.
Non cliccare su link sospetti
Evita di aprire allegati o cliccare su link che solo apparentemente provengono da enti affidabili: potrebbero compromettere l’e-mail aziendale.
Usa la discrezione
Evita di condividere all’esterno informazioni sulla struttura interna, la sicurezza o le procedure dell’azienda.
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